martedì 19 febbraio 2008

New York City


Così questa è New York.


La Grande Mela, la città dei sogni, la città che non si spegne mai, in continuo movimento, sempre a correre, non un attimo di riposo, solo luci, pubblicità, taxi e luci lampo...

Quando il sole tramonta, una piacevole brezzolina invade le strade portando via l'odore del giorno, il sudore delle macchine e l'affanno dei business men...



Le larghe strade si popolano di genti da ogni dove che di giorno si rifugiano in freschi negozi condizionati, cercando bibite ghiacciate e vestiti griffati a basso prezzo, sbucando di notte sulle avenue e le streets, ammirando le più stravaganti performances artistiche, scattandosi foto di fronte a negozi famosi, visti in qualche film, letti in qualche libro...

E così, di notte, se alzi gli occhi al cielo, che non è stellato come quello della campagna italiana, ma è sporco e grigio, specchiante le grandi e numerosi luci, puoi notare la vastità, l'immensità e la maestà di quegli enormi palazzi; il che ti porta via il fiato.

Anche se la natura è confinata in Central Park, c'è qualcosa di animale in quelle strade, in quel vento, come un sentimento di libertà che ti riempie i polmoni con un buon odore, diverso dal normale puzzo di fritto e di inquinamento.



E la consapevolezza di poter fare qualsiasi cosa, la successiva eccitazione e la finale pazza adrenalina ti investono come una grande grande onda oceanica. Ogni faccia, ogni luce, ogni negozio e ogni cartellone pubblicitario ti urlano: "Puoi farlo! Puoi farlo!" e non importa se non sai cosa fare... basta "fare", quello è tutto cià che conta.


E vorresti avere tutto il tempo del mondo per poter esplorare quella città selvaggia, anche se ti rendi conto che i tuoi occhi sono troppo piccoli per poter memorizzare tutto... ti senti come un bambino che, a Natale, vuole aprire tutti i regali contemporaneamente ed entra nel pallone, perché troppo eccitato, ma anche un po' imbarazzato.

E, sorridendo, cammini fino al ponte di Brooklyn, lo attraversi, e poi vai a sederti nel parco appena sotto il ponte, gustando il gelato più buono dell'intera Grande Mela.

Osservi l'acqua scura del fiume scorrere verso l'oceano ed intanto ti senti piccolo, di nuovo, torni ad essere bambino, a quando niente era veramente importante se non il tuo piccolo mondo, le cose di tutti giorni, le merende con gli amici, i giochi in cortile, i cartoni il sabato mattina, le macchine, o le bambole, ed i disegni appesi al muro.

Così, in quella situazione in cui non sei più tu, ma la tua anima infantile ha preso il sopravvento, così, dico, finalmente ti senti felice, felice come non lo eri da anni, del tutto perso in contemplazione, pieno di speranza, di amore, di gioia, di buoni sentimenti, di positività e di amicizia che senti, ne sei sicuro, senti di poter donare al mondo.


Nessuno può fermarti o buttarti giù, nessun pensiero negativo, nessuna canzone triste può, in quel momento, farti tornare "grande".

Ogni desiderio può essere realizzato.

Ogni momento può essere fissato per sempre, perché niente è più importante di "ora", "subito", "adesso".

Ora. Subito. Adesso.

4 commenti:

J!mMy ha detto...

ovvia.
e poi non dite che non so essere positiva.

SpeachlessGiuly ha detto...

Allora qualche volta li segui i miei consigli! Bene mi fa piacere, anche perché così fai quello che piace a me...brava, brava, brava!

Abraxas ha detto...

uffaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

ma pechè una città così si trova oltreoceano???

J!mMy ha detto...

ma perché è l'america, unica nel suo genere! e non c'è niente come l'america!
e new york è soltanto una delle bellissime città americane.. quello che avete letto non è niente...!!!